STERILIZZAZIONE/CASTRAZIONE, si o no???

« Older   Newer »
  Share  
orodoppio
icon13  view post Posted on 14/2/2012, 15:21     +1   -1






PREMESSA:
il dibattito che riguarda la sterilizzazione/castrazione e' molto sentito .
Noi in Italia arriviamo sempre dopo ,basti pensare che ancora oggi ci sono veterinari che consigliano di far partorire la propria femmina almeno una volta.
Negli ultimi anni sembra che la maggioranza accetti lo studio americano che indica che sterilizzare prima del primo calore riduca l'insorgenza del tumore mammario.A questi veterinari si aggiunge una parte che invece consiglia di sterilizzare dopo il primo calore per consentire la completa maturazione della femmina.
Non e' facile districarsi e trovare materiale a tale proposito sia per la difficolta' di reperire le ricerche sia per la lingua.
Noi vi postiamo quello che abbiamo trovato a tale proposito e se qualcuno di voi trova ricerche' piu' recenti saremo grate per l'aiuto.
Il primo articolo si basa sul famoso studio americano citatissimo ormai anche dalla maggior parte dei veterinari, il secondo e' una ricerca retroattiva(che abbiamo tradotto cercando di rimanere il più fedele possibile al testo) fatta su studi eseguiti in passato e non siamo sicure se tali studi riguardavano la sterilizzazione/castrazione o erano studi condotti su varie patologie nella cui statistica rientravano soggetti sterilizzati.
Possiamo dirvi che e' molto citato da parte di chi e' contrario alla sterilizzazione anche se lo studio in sintesi sembra solo contrario alla sterilzzazione precoce.
Naturalmente ognuno di voi avra' un opinione personale in proposito e speriamo di poterne discutere tranquillamente e con il rispetto di tutte le opinioni.

1° ARTICOLO
RISULTATI DI UNO STUDIO APPROFONDITO CONDOTTO SU TESTI, TRATTATI, ARTICOLI E QUESITI AGLI SPECIALISTI SULLA STERILIZZAZIONE FEMMINILE E LA CASTRAZIONE MASCHILE

PREMESSA: questo documento non vuole e non deve essere letto come una raccolta di dichiarazioni o nozioni pro o contro la sterilizzazione ma uno strumento per aiutare chi deve sottoporre il proprio animale a questo intervento e per avere bene sotto gli occhi tutte le cose giuste da fare.

CASTRAZIONE MASCHILE

Si può procedere sull’apparato genitale maschile con due diversi interventi:
1) ORCHIECTOMIA ovvero asportando interamente i testicoli;
2) VASECTOMIA ovvero legando i cordoni (che sono formati da arteria e vena e dal dotto deferente per lo sperma) dei testicoli.
In caso di ORCHIECTOMIA si procede all’asportazione totale dei testicoli, intervento definitivo che rende il cane sterile e non più in grado di produrre testosterone (è sospesa anche l’attività ormonale).
Procedendo invece con una VASECTOMIA si procede alla legatura del funicolo spermatico. In questo modo l’attività ormonale del testicolo è mantenuta e il testosterone viene secreto normalmente. E’ un intervento che potrebbe anche essere reversibile (in umana lo è). Un cane vasectomizzato continuerà a sentire il calore delle femmine e a volerle montare, con la differenza di non poterle fecondare. Potrebbe quindi condurre una normalissima e attiva vita sessuale senza il pericolo di mettere incinta delle cagnette (se si ha l’accortezza di attendere almeno 2 mesi dall’intervento perché ci saranno pericoli di spermatozoi residui nei dotti) ma rimarrebbero alti i rischi di trasmissione di malattie veneree (es. il Sarcoma di Sticker).
Si decide di procedere ad un intervento di castrazione per vari motivi. Forse il più diffuso (a parte problemi prostatici in avanzata età dell’animale) è il CRIPTORCHIDISMO ovvero la mancata discesa nello scroto di un testicolo (CRIPTORCHIDISMO MONOLATERALE) o di entrambi (CRIPTORCHIDISMO BILATERALE). In casi infatti di testicoli ritenuti si consiglia l’asportazione degli stessi entro il 4° anno di età perché tali organi possono portare a neoplasie tumorali. Non si procede con castrazione invece in casi di MONORCHIDISMO (presenza di uno e un solo testicolo) normalmente sceso nello scroto (ovviamente se tale unico testicolo è pure ritenuto si procederà alla castrazione per i motivi sopra detti).
Ci sono casi in cui i proprietari di cani criptorchidi o monorchidi procedono, in vari modi, a fare in modo che “esteticamente” questa cosa non sia visibile. Su cani criptorchidi viene eseguita una ORCHIDOPESSI ovvero il riposizionamento del testicolo ritenuto nello scroto accanto all’altro regolarmente sceso o addirittura il riposizionamento di entrambi. C’è chi lo fa solo per un estremo senso estetico e non vuole che il suo cane abbia questo “difetto”.. e c’è chi invece cerca di non far capire che esiste questo problema. E’ bene sapere che un cane criptorchide non può andare in mostra, non può essere usato come riproduttore, e via discorrendo. Presentare in gara un cane che abbia subito una orchidopessi è una frode grande!
La castrazione (solo l’orchiectomia) non ha grosse controindicazione nei cani (nei gatti, viceversa, possono sorgere dei problemi legati alle patologie delle basse vie urinarie). Se il cane viene castrato in giovane età si possono avere degli effetti “calmanti” sul carattere dell’animale. In questo senso la castrazione viene utilizzata talvolta come “extrema ratio” per ridurre l’aggressività di cani sotto l’anno di età. Salendo con l’età anche i mutamenti del carattere restano un aspetto impercettibile se non totalmente assente. Con la castrazione il cane sarà soggetto ad ingrassare. Bisognerà quindi prestare maggiore attenzione al cibo somministrato e magari seguire una tabella di attività fisica diversa e più intensiva in modo da aiutarlo a non andare troppo in sovrappeso.
A causa della sospensione dell’attività ormonale potrebbe anche verificarsi (ma è una rara eventualità) una “femminilizzazione” del maschio castrato che viene così percepito dagli altri maschi come non-maschio e soggetto quindi a monte indesiderate che sfoceranno in delle belle zuffe!
In definitiva, quale tipo di castrazione è da preferire? Tutto dipende dagli interessi del proprietario. In linea di massima si preferisce l’ORCHIECTOMIA in quanto ha più senso a scopo di prevenzione. Molti maschi, infatti, in età avanzata hanno problemi prostatici, tumori testicolari, adenomi delle ghiandole circumanali, ernie perineali, tutti problemi in buona percentuale evitabili con la castrazione.

STERILIZZAZIONE FEMMINILE

Innanzi tutto la questione che porta sempre a mille perplessità: sterilizzare una cagnina comporta o no una riduzione nella probabilità di contrarre tumori mammari? A tale proposito copio testualmente da “Il Manuale Merck Veterinario”: […]I tumori mammari del cane appaiono assai frequentemente nelle cagne non castrate; sono estremamente rari nei cani maschi. L’ovariectomia - (asportazione delle sole ovaie) – praticata precedentemente al primo estro riduce drasticamente il rischio di neoplasia mammaria; l’ovariectomia praticata dopo il primo estro riduce di poco tale evenienza e le cagne castrate dopo la maturità corrono gli stessi rischi delle femmine non castrate. […]. Ciò sarebbe in linea anche con quanto dettomi da un ottimo veterinario, ovvero che “…per quanto riguarda l'età, come già detto, gli unici studi che sono stati effettuati con un numero congruo di casi clinici sono stati fatti in America e danno risultati secondo i quali ci sarebbe un significativo effetto di diminuzione della possibilità di insorgenza di tumori mammari maligni in cagne sterilizzate prima del primo calore. […] Dopo il primo calore non importa più l'età di sterilizzazione sulla percentuale di rischio.”. Se proprio vogliamo parlare di numeri possiamo fare riferimento a “O' Keefe D.A., "tumors of the genital system and mammary gland" In Ettinger-Feldman "textbook of veterinary internal medicine" saunders ed.” dove testualmente ci viene detto che “i tumori della mammella sono le neoplasie più comuni nel cane femmina, rappresentando circa il 50% di tutte le neoplasie della cagna. L'età media di sviluppo è 10-11 anni, e molte sono le razze predisposte (...). Lo sviluppo delle neoplasie mammarie nel cane è largamente ormono-dipendente. Il rischio di sviluppare un tumore mammario è circa dello 0,5% in cagne sterilizzate prima del primo calore, dell'8% in cagne sterilizzate dopo un solo calore, del 26% in quelle sterilizzate dopo due o più calori.”. Credo quindi che questi dati possano essere presi come punto fermo.
Chi ha una cagnina può quindi decidere, in base a mille fattori ed esigenze, se farla sterilizzare o meno. Vediamo i due casi:

1. Si sterilizza:

Decidendo di sterilizzare una cagnina la prima domanda che ci si pone è: a che età fare l’intervento? Un consiglio di un veterinario è di fare sterilizzare la cagnetta DOPO il primo calore, cioè dopo i 7 mesi d'età circa (sterilizzazione effettuata in genere 1 mese e mezzo-2 mesi dopo il calore; MAI durante il calore poiché si rischia eccessivo sanguinamento intraoperatorio). Secondo il suo parere si è visto che sterilizzare le cagne troppo precocemente (cioè prima del primo calore) non permette all'animale un completo sviluppo dell'apparato genitale esterno; fa permanere la cosiddetta "vagina fanciullesca" per cui il cane urina "a spruzzo" con conseguenti ustioni da urina nel piatto coscia. Al contrario una sterilizzazione troppo tardiva non esula da possibili tumori mammari.
Questo parere è stato però l’unico riscontrato e non appoggiato dagli altri veterinari. Pare infatti che questa “eccezione” non sia dimostrabile o quantomeno riconducibile effettivamente a una sterilizzazione precoce rispetto allo sviluppo.
E’ opinione comune invece che se si vuole praticamente azzerare il rischio di incidenza di tumori mammari (carcinomi ed adenocarcinomi) si deve sterilizzare PRIMA del primo calore. Questo perché i tumori maligni si sviluppano sui recettori mammari degli estrogeni e l’estro viene prodotto dalle ovaie al momento del calore: se la cagnetta non va in calore non produce estrogeni e quindi praticamente nessun rischio di tumori mammari (restano delle percentuali che variano poi con il variare dell’età stessa della cagnetta al momento dell’intervento ma questo lo vedremo più avanti).
Un’altra cosa davvero importante da tenere presente e da chiedersi è da chi andare, che tipo di anestesia fare e che tipo di intervento fare. Riporto quanto mi è stato gentilmente detto da un ottimo veterinario che già illustra delle linee di massima da seguire ma che poi cercheremo di approfondire.
[…] la prima... dove andare..... dipende. Da cosa dipende? Dalla metodologia di intervento che viene proposta, dalla qualità dell'anestesia e del supporto perioperatorio, dalla bravura del chirurgo, etc. etc..
Interventi come la sterilizzazione che sono considerati "di routine" e che tutti i veterinari fanno si portano dietro una marea di considerazioni.
La prima e la più importante è la decisione di quale anestesia debba essere fatta.
Una qualsiasi operazione presuppone il fatto che durante l'anestesia venga compromesso il normale controllo organico di respirazione, temperatura, pressione etc. e quindi dobbiamo essere noi a monitorarlo e decidere se migliorare questi parametri quando ci fosse un cambiamento.. tutto ciò è importante perché, per esempio, se durante una operazione si hanno imponenti cambiamenti per esempio della pressione arteriosa ci possono essere diminuzione dell'afflusso di sangue agli organi periferici con sofferenza organica che si può ripercuotere in età avanzata sul corretto funzionamento.
Molti si chiedono come mai, per esempio, abbiamo molto più insufficienze renali croniche nei gatti... uno dei possibili perchè è che quasi mai nelle operazioni di sterilizzazione si attua un accesso venoso per dare liquidi e molte volte anche si opera con protocolli anestetici "insufficienti".
Altro aspetto della anestesia: c'è chi dice che "la gassosa" sia meglio della "iniettiva".... ciò non è vero sino in fondo.
La prima cosa da affermare è che IN TUTTE E DUE LE ANESTESIE DEVE ESSERE ASSICURATA UNA CORRETTA VENTILAZIONE DELL'ANIMALE E QUINDI UNA SORGENTE DI OSSIGENO E UN TUBO ENDOTRACHEALE DOVREBBE ESSERE LA ROUTINE.
Subito dopo possiamo dire che: UNA CATTIVA ANESTESIA GASSOSA è PEGGIO DI UNA BUONA ANESTESIA INIETTIVA.
Ci sono anestesie chiamate TIVA (total intravenouse anesthesy) dove con cocktail di farmaci endovena si riesce ad avere:
- buona profondità anestetica
- buon controllo del dolore pre intrea e post chirurgico
- completo rilassamento dell'animale.
Lo stesso naturalmente si ottiene con cocktail di farmaci + anestesia con inalazione di anestetici volatili.
Fare quindi una "gassosa" senza corretto controllo della "profondità dell'anestesia" e senza un buon protocollo antidolorifico equivale a non farla bene.
Naturalmente pensate bene se pensate che ci voglia qualcuno che tenga d'occhio i parametri dell'animale mentre l'altro opera e quindi operazioni fatte da singoli o singoli + proprietario..... sarebbero meno sicure..
Altra cosa poi da considerare è la bravura e velocità del chirurgo e maggiormente ancora la sterilità dell'intervento.
Se l'intervento è fatto in corrette condizioni di asepsi, con buona preparazione del campo chirurgico, uso di ferri sterilizzati, uso di fili sterili, uso di corretto drappeggio operatorio...... la operazione di sterilizzazione è considerata una operazione PULITA e quindi, avendo fatto una antibiotico terapia perichirurgica, la stessa basta e avanza... non c'è bisogno quindi di una antibiotico terapia post chirurgica ne’ per uno ne’ per 7-8 gg.
Nella mia esperienza dopo una corretta anestesia il cane o il gatto possono tranquillamente ritornare a casa nella stessa giornata.[…].
Alla luce di quanto sopra detto, quindi, possiamo dire che l’anestesia da preferire per questo tipo di intervento è sicuramente quella fatta da anestesista esperto qualunque essa sia! Affidarsi quindi ad un bravo veterinario che si avvalga dell’assistenza di un bravo anestesista e sappia come seguire al meglio tutta l’operazione.
Prima dell’intervento ci sono delle analisi che sarebbe bene eseguire per cercare di eliminare la probabilità di problemi durante e dopo l’intervento. Ovviamente per un bravo veterinario queste dovrebbero essere cose di routine ma nel dubbio è bene sapere che si dovrebbe eseguire:
- visita accurata (il cane deve essere sano)
- emocromo citometrico
- ematochimica di base
- esame cardiologico
Se alla visita si riscontrano dei problemi, questi vanno indagati prima dell’intervento, non dopo né durante.
Terza cosa: che tipo di intervento fare? Ci sono 4 tipi di interventi per sterilizzare una cagnina:
1) OVARIECTOMIA (asportazione delle sole ovaie);
2) OVARIOISTERECTOMIA (asportazione di ovaie ed utero);
3) togliere tutto meno un ovaio;
4) togliere solo l'utero.
Anche in questo caso riporto la risposta del veterinario: […] tranne le ultime due, che sono secondo me (e secondo tutto il mondo accademico) non da fare, per ovariectomia e ovarioisterectomia i pareri si dividono in due grandi scuole di pensiero. Io di solito, su cani giovani e/o con utero bello, preferisco la ovariectomia.... nella mia ( e di altri) esperienza il taglio più piccolo e la velocità di intervento sono da preferire.[…].
Aggiungo che nel caso di asportazione delle sole ovaie si assisterà poi ad una naturale atrofizzazione dell’utero per mancanza di produzione di estrogeni.
Altre risposte trovate in Internet dicono che “prima di un intervento chirurgico è sempre consigliabile effettuare un esame ematologico completo. Se il cane non è ancora andato in calore è sufficiente asportare le ovaie, in caso contrario è consigliabile asportare anche l'utero.”.
L’unico dubbio che potrebbe rimanere è sull’eventuale fine dell’utero atrofizzato, sapere se questo organo “morto” può comportare qualche problema. Dubbio subito debellato dal sapere che l’utero è influenzato dal ciclo ovario: interrotto quello non ci sono più problemi. Gli unici rischi potrebbero derivare da interventi eseguiti male dove le ovaie non vengono tolte per bene e vengono lasciati dei residui. Anche in cagne ovarioisteroctomizzate se vengono lasciati piccoli quantitativi di ovaia o non viene tolta correttamente la cervice, ci può essere la cosiddetta “patologia del moncone” ovvero un’infezione del moncone cervicale.
Come è risaputo il ciclo ESTRALE (e non mestruale come spesso si è indotti a dire...) femminile si divide in 4 fasi:
1) PROESTRO che corrisponde all'inizio delle perdite ematiche vulvari e ha durata di 7-9 giorni; i maschi vengono attratti dalla femmina, che però rifiuta le avances con reazioni anche violente.
2) ESTRO fase assai delicata perchè è proprio in questa fase che la femmina accetta il maschio. Le perdite vulvari si modificheranno perdendo la componente ematica. Questa fase può durare dai 5 ai 9 giorni. La femmina accetta il maschio, anzi lo invita all'accoppiamento con giochi e musate, sollecitata con toccamenti sulla groppa o nella zona perivulvare tende a ruotare la coda in modo caratteristico e a irrigidire gli arti posteriori. E’ questo il periodo in cui avviene l'ovulazione e in cui deve essere portata dal maschio per l'accoppiamento.
3) METAESTRO o DIESTRO che è la fase di regressione del "calore"; finiscono le perdite, la vulva perde turgore, la femmina non accetta più il maschio.
4) ANAESTRO che è la fase che va dal diestro (o dal parto in caso di gravidanza) all'inizio del proestro successivo.
Tenete sempre presente che la sterilizzazione va fatta nella fase dell’anaestro ovvero a circa 2 mesi dalla fine del calore.
Recentemente sono stati associati dei problemi di incontinenza in cagnine sterilizzate, ovvero “pare” (da testimonianze di coloro che hanno fatto sterilizzare la femmina) che in molti casi cagnine sterilizzate presentino, verso il settimo anno di età, problemi di incontinenza.
In Internet una veterinaria risponde così: “in realtà l'incontinenza urinaria non è una conseguenza frequente della sterilizzazione, anche se raramente può verificarsi (ma questo può accadere soprattutto se il cane viene operato in età molto avanzata). Per contro, i vantaggi della sterilizzazione, soprattutto se viene effettuata prima che la cagnetta manifesti il primo calore, sono molteplici. Oltre a prevenire eventuali gravidanze indesiderate e problemi legati alle cosiddette gravidanze immaginarie, infatti, la sterilizzazione previene anche i tumori della mammella e dell'utero, le metriti, la piometra (infezione uterina che molto spesso mette a rischio la vita dell'animale), le cisti e i tumori delle ovaie. Visti tutti questi vantaggi, dunque, io consiglio sempre a tutti coloro che hanno una cagnetta (o una gattina) di farle sterilizzare a sei-sette mesi di età, o comunque il prima possibile.”.
Di contro, sempre in Internet, c’è questo trattato ben fatto (si tratta di patologie trattate nel Simposio Chronic Care - Milano e Roma, 27/11 e 4/12/2005) sull'incontinenza urinaria della cagna da cui estrapolo la parte che ci interessa: […] La forma di incontinenza più diffusa nel cane è causata dall’incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale che compare prevalentemente in cagne adulte dopo la sterilizzazione. Questa tipologia di incontinenza urinaria trova spiegazione nella carenza di estrogeni dopo intervento di ovariectomia/ovarioisterectomia nella cagna.
La carenza di estrogeni accelera i processi di senescenza degli organi urogenitali (in particolare a livello di uretra e vescica), dove si verifica un assottigliamento dell'epitelio uretrale, un calo della pressione uretrale, una ridotta risposta allo stimolo adrenergico (simpatico), la pressione-soglia di svuotamento diventa più bassa e, infine, c’è una riduzione del flusso ematico locale (soprattutto a livello di uretra); la perdita del tono muscolare e una riduzione delle fibre elastiche comporta una conseguente minzione dolorosa e/o frequente, cistiti ricorrenti ed incontinenza urinaria. La terapia ormonale sostitutiva con estrogeni rallenta i processi di atrofia dei tessuti, migliora i disturbi urinari quali le infezioni urinarie ricorrenti e l’incontinenza urinaria stessa, migliorando il tono dello sfintere. L’incidenza sembra essere maggiore nelle cagne sterilizzate prima dei tre mesi, pertanto il consiglio del relatore è di sterilizzare dopo i tre mesi di vita. Fattori predisponenti certi sono: la taglia (risultano infatti maggiormente colpite cagne con un peso superiore ai 20 kg); la razza (più frequentemente colpite cagne di razza Boxer, Dobermann, Schnauzer gigante, Rottweiler, Bobtail, Golden Retriever, Setter Irlandese e loro incroci).
Nei soggetti adulti ci può essere inoltre un’anomalia acquisita dello sfintere, neoplasie (per esempio carcinoma a cellule transizionali), fistole (anche iatrogene dopo la castrazione), difetto di riempimento dovuto a masse vaginali, disfunzioni neurologiche e ritenzione cronica. Nei soggetti giovani invece le cause più probabili di incontinenza urinaria sono alterazioni e anomalie congenite (come l’uretere ectopico, fistola congenita, persistenza dell’ uraco; stenosi vestibolo-vaginale; ureterocele).La diagnosi comprende sempre un’anamnesi accurata; in particolare bisogna verificare da quanto tempo è insorto il problema, se sono stati eseguiti degli interventi chirurgici e capire quale sia il comportamento durante la minzione. È quindi necessaria una visita clinica completa, con palpazione della vescica per verificarne il tono, esame delle urine completo ed esame neurologico.[…]” (A questo punto vengono presi in esame i trattamenti a base di ormoni steroidei e farmaci simpaticomimetici evidenziando che i migliori risultati si sono ottenuti con l’estriolo e con la fenilpropanolamina ma questo è un aspetto che adesso non ci interessa. Per maggiori informazioni comunque si può leggere l’intero documento su www.evsrl.it/vet.journal/approfondimento.php?codnotizia=1726).
Un centro veterinario in Internet evidenzia gli effetti collaterali della sterilizzazione così:
- incontinenza
- modifica della qualità del pelo
- aumento del peso corporeo
- minore aggressività per cani da lavoro
(per una lettura completa del documento www.centroveterinario.ch/PDF/Castrazione.pdf).
Ma esiste davvero quindi una correlazione tra sterilizzazione e incontinenza? Pare proprio di si. Le cause dell’incontinenza infatti sono molte e una di esse è il calo degli estrogeni dopo la sterilizzazione. Fortunatamente si parla comunque di percentuali decisamente basse, diciamo 5-10% al massimo e più probabilmente sulle ovarioisterectomizzate che non sulle ovariectomizzate. Sempre per completezza di informazione è bene sapere che se in un futuro la cagnina dovesse cominciare a soffrire di incontinenza dovrà a vita prendere dei farmaci.
Sicuramente dopo l’intervento la cucciola sarà soggetta ad ingrassare (le femmine soprattutto ingrassano con facilità e dimagriscono più lentamente). Ciò avverrà in un buon 90% dei casi. Si dovrà quindi porre maggiore attenzione all’alimentazione e studiare un programma di attività fisica che riducano questo processo. A volte può non bastare ma sicuramente aiuta molto.
Non dovrebbe invece, la sterilizzazione, incidere molto sul cambiamento caratteriale della cagnina. Alcune cambiano, altre no.. in linea di massimo il cambiamento è davvero poca cosa, spesso impercettibile. Cambierà invece, ovviamente, il suo comportamento legato alle gravidanze e alle pseudogravidanze venendo completamente a mancare.
Proprio a proposito di quelle che vengono comunemente chiamate “gravidanze isteriche” e il cui termine esatto è invece “gravidanze ormonali”, ovviamente venendo a mancare il flusso ormonale del ciclo anche queste cesseranno completamente (sono riportati dei casi sporadici ma estremamente rari di persistenza di tali pseudogravidanze).


2. Non si sterilizza:

Per vari motivi si può decidere di lasciare la femmina intera. A tale proposito occorrerà però gestire con molta attenzione i controlli da fare sulla femmina (come in umana del resto). Una femmina intera sarà da tenere sotto stretto controllo per eventuali tumori mammari o uterini senza contare infezioni quali la piometra che se non presa in tempo può portare alla morte.
Non ci sono esami specifici da fare ma solo la massima attenzione da parte dei proprietari a tutti gli eventuali cambiamenti della cagnina. La cosa migliore è la palpazione accurata delle mammelle. Se al tatto si percepisce una qualche anomalia si ricorre immediatamente al veterinario che interverrà nel modo dovuto. Stessa cosa per quanto riguarda l’apparato uterino. La piometra è una malattia portata da un microrganismo isolato (Escherichia coli) che genera un’infezione batterica nella vagina e che, se non riconosciuto in tempo, può portare alla morte dell’animale. I sintomi normalmente sono inappetenza parziale o completa, letargia, poliuria e vomito, talvolta un po’ di febbre. L’utero si presenta aumentato di volume. Normalmente si presenta nella fase di diestro e si possono notare delle perdite anomale “gelatinose”. Se si vuole salvare la cagnina si deve intervenire chirurgicamente procedendo alla sterilizzazione dell’animale.
Tornando quindi al discorso di prevenzione, sarebbe buona norma eseguire, subito alla fine del calore, una ecografia per assicurarsi che non ci siano patologie uterine.





PICCOLO ACCENNO..


Esiste poi l’aspetto CUCCIOLATA.

Sfatiamo intanto un luogo comune. Troppo spesso si sentono frasi del tipo: “se hai una femmina devi fargli fare almeno una cucciolata sennò le verranno i tumori alle mammelle”. NIENTE DI PIU’ FALSO!! E’ esattamente l’opposto. Se una femmina porterà a termine una cucciolata con relativo allattamento, proprio il passaggio del latte dalle ghiandole mammarie può portare poi a formazioni che si trasformeranno in futuro in tumori. Quindi il decidere se far fare o meno una cucciolata alla cagnina deve essere per altri motivi e assolutamente non per evitare tumori!!
Per contro, un conoscente esperto del mondo canino, mi ha detto che hanno riscontrato una quasi totale scomparsa di tumori MAMMARI (ma non uterini) in cagnine che hanno portato a termine non meno di 3 gravidanze. Ma anche questa cosa non ha assolutamente riscontri nella realtà.
(fonte:http://www.clinicaveterinaria.org/public/permalink.php?topic=25187)


2° ARTICOLO
PREMESSA:Ad un certo punto, la maggior parte di noi proprietari di cani dovrà considerare se sterilizzare/castrare, o meno, i nostri animali da compagnia.
La tradizione vuole che i benefici di farlo in tenera età siano superiori ai rischi. Spesso, influenzando il processo decisionale anche dopo che esistono prove a compensazione del contrario.
Ms Sanborn ha esaminato la letteratura medica veterinaria, in lungo e in largo, e gli studi fatti ,per tentare di dipanare la complessità dell’argomento.
Più di 50 articoli revisionati sono stati esaminati per valutare l'impatto sulla salute della castrazione/sterilizzazione, rispettivamente, nei cani maschi e femmine.
Non si possono ignorare i risultati di un aumentato rischio di osteosarcoma, emangiosarcoma, ipotiroidismo, ed altre malattie, meno frequenti, che si verificano associate alla castrazione in cani maschi.
Sarebbe irresponsabile da parte della professione veterinaria e da parte dei proprietari di animali da compagnia non riuscire a valutare i pro e i contro della sterilizzazione sulla salute e benessere del proprio animale.
Le decisioni per le femmine possono essere più complesse, enfatizzate ulteriormente dalla necessità di valutazioni individuali da parte del medico veterinario, non ridotte a procedure standard per tutti i pazienti.
Nessuna generalizzazione deve essere attribuita a questo studio.
Piuttosto, l'autrice ci chiede di considerare tutti i pro e i contro e le informazioni disponibili dopo valutazione dei singoli soggetti. Poi, le migliori decisioni devono essere effettuate per sesso, età, razza, e anche le condizioni specifiche come l'assistenza a lungo termine,alloggio e formazione dell'animale.
Questa ricerca importante aiuterà i fornitori di cure mediche veterinarie e i proprietari di animali domestici a valutare con piu’ cognizione di causa un’eventuale decisione. Chi potrebbe chiedere di più?


INTRODUZIONE
Ai proprietari di cani in America spesso viene consigliato di sterilizzare /castrare i loro cani per motivi di salute. Un certo numero di benefici per la salute sono citati, ma ancora, solitamente, non sono citate prove per sostenere tali presunti benefici.
Quando si discute l'impatto della castrazione/sterilizzazione sulla salute, i rischi per la stessa, spesso, non vengono menzionati. A volte, alcuni rischi vengono elencati, ma quelli più gravi solitamente non lo sono.

Questo articolo è un tentativo di riassumere i rischi a lungo termine sulla salute e i benefici connessi, con castrazione/sterilizzazione nei cani, che si possono trovare nella letteratura medica veterinaria.
Questo articolo non discutere l'impatto della castrazione/sterilizzazione sul controllo della popolazione, o l'impatto di castrazione/ sterilizzazione sul comportamento.
Quasi tutti i rischi per la salute ed i benefici riassunti in questo articolo sono i risultati di una ricerca retrospettiva.
Gli studi di ricerca epidemiologica di cani, che esaminano le associazioni potenziali , cercando a ritroso nel tempo. Alcuni provengono da studi prospettici, che esaminano le associazioni potenziali, cercando in avanti nel tempo.



SINTESI
Una lettura obiettiva della letteratura medica veterinaria rivela una situazione complessa rispetto ai rischi per la salute a lungo termine e i benefici connessi con castrazione/sterilizzazione nei cani.
L'evidenza dimostra che la castrazione/sterilizzazione e’ correlata ad effetti sulla salute sia positivi che negativi . Questo dimostra anche quanto ancora abbiamo da capire su questo argomento.
A conti fatti, sembra che non ci sia motivazione convincente per la castrazione, nella maggior parte dei cani di sesso maschile, in particolare cani maschi immaturi, al fine di prevenire problemi si salute futuri.
Il numero di problemi di salute associati alla castrazione può superare i benefici associati nella maggior parte dei casi.
Sul lato positivo, castrazione cani maschi
• elimina il rischio di piccole dimensioni (probabilmente <1%) di morire
di cancro ai testicoli
• riduce il rischio di patologie non tumorali della prostata
• riduce il rischio di fistole perianali
può eventualmente ridurre il rischio di diabete (dati conclusivi)
Sul lato negativo, sterilizzazione cani maschi
• se fatto prima del 1 ° anno di età, aumenta significativamente il
rischio di osteosarcoma (tumore delle ossa), questo è un cancro comune
nelle razze medio / grandi e grandi con una prognosi infausta.
• aumenta il rischio di emangiosarcoma cardiaco di un fattore di 1,6%
• triplica il rischio di ipotiroidismo
• aumenta il rischio di progressivo deterioramento cognitivo geriatrico
• triplica il rischio di obesità, un problema di salute comune nei cani
con molti problemi di salute associati
• quadruplica il rischio di piccole dimensioni (<0,6%) del tumore della
prostata
• raddoppia il rischio di piccole dimensioni (<1%) dei tumori del tratto
urinario
• aumenta il rischio di patologie ortopediche
aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni

Per i cani di sesso femminile, la situazione è più complessa. Il numero di benefici per la salute associati con la sterilizzazione può superare i problemi di salute associati in alcuni (non tutti) casi.
A conti fatti, se la sterilizzazione migliora la probabilità di una buona salute generale o la degrada, probabilmente dipende dall'età del cane femmina e il rischio relativo di varie malattie nelle diverse razze.

Sul lato positivo, la sterilizzazione cani femmina
• se fatto prima di 2,5 anni di età, riduce notevolmente il rischio di
tumori mammari, i più comuni tumori maligni nei cani femmina
• quasi elimina il rischio di piometra, che altrimenti inciderebbe circa
il 23% delle femmine intatte ; piometra uccide circa l'1% delle cagne
intatte
• riduce il rischio di fistole perianali
elimina il rischio molto piccole (≤ 0,5%) da uterina, cervicale, e
tumori ovarici


Sul lato negativo, la sterilizzazione cani femmina

• se fatto prima del 1 ° anno di età, aumenta significativamente il
rischio di osteosarcoma (tumore delle ossa), questo è un cancro più
comune nelle razze con una prognosi sfavorevole
• aumenta il rischio di emangiosarcoma splenico di un fattore 2,2 e
emangiosarcoma cardiaca un fattore di> 5 questo è un cancro comune e la
principale causa di morte in alcune razze
• triplica il rischio di ipotiroidismo
• aumenta il rischio di obesità per un fattore di 1,6-2, un problema di
salute comune nei cani con molti problemi di salute associati
• Cause urinarie "incontinenza " nel 4-20% dei cani femmina
• aumenta il rischio di persistenti o ricorrenti infezioni del tratto
urinario di un fattore di 3-4
• aumenta il rischio di “vulva ad incasso”, dermatite vaginale e
vaginite, soprattutto per i cani femmina sterilizzati prima della pubertà
• raddoppia il rischio di piccole dimensioni (<1%) dei tumori del tratto
urinario
• aumenta il rischio di patologie ortopediche
aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni

Una cosa è chiara, gran parte delle informazioni sulla castrazione/sterilizzazione che sono a disposizione del pubblico sono sbilanciate e contengono affermazioni che sono esagerate o non supportate da prove.
Invece di contribuire ad educare i proprietari dell’ animale domestico , in gran parte ha contribuito a malintesi
comuni circa i rischi e benefici associati alla castrazione/sterilizzazione nei cani.
La tradizionale eta’ di castrazione/sterilizzazione e’ di sei mesi, così come la pratica moderna della castrazione/sterilizzazione pediatrica appaiono predisporre i cani a rischi per la salute che potrebbero
altrimenti essere evitati attendendo fino a quando il cane è fisicamente maturo, o forse nel caso di molti cani maschi, rinunciando del tutto, a meno che non ci siano motivazione mediche necessarie.
ll saldo dei rischi a lungo termine sulla salute e dei benefici di castrazione/sterilizzazione varierà da un cane all'altro. Razza ,età e sesso sono le variabili che devono essere prese in considerazione in concomitanza con fattori non medici per ogni singolo cane.
Raccomandazioni per tutti i cani che pero’ non sembrano essere supportate dalle risultanze delle letteratura medica veterinaria.


Risultati degli studi

Questa sezione riassume le malattie o condizioni che sono stati studiati rispetto a castrazione/sterilizzazione nei cani.

Complicanze chirurgiche da castrazione/sterilizzazione

Tutta la chirurgia incorre in qualche rischio di complicanze, tra cui reazioni avverse all'anestesia, emorragia, infiammazioni, infezioni, ecc.
Tali complicazioni includono solo l'impatto immediato e nel breve periodo e non l’ impatto che potrebbero avere a lungo termine che può essere valutato solo da studi di ricerca.
In un ospedale universitario veterinario dove sono state monitorate complicazioni, i tassi di intraoperatorio, complicanze post-operatorie e totale sono stati 6,3%, 14,1% e 20,6%, rispettivamente, a seguito di sterilizzazione di cani femmina.
. Altri studi hanno trovato un tasso di complicanze totale sterilizzazione del 17,7% e il 23%.
. Uno studio di veterinari canadesi privati ​ha ​trovato tassi di complicanze del 22% e 19% , rispettivamente, per la sterilizzazione femminile e castrazione cani maschi.
Gravi complicazioni come infezioni, ascessi, la rottura della ferita chirurgica, e masticazione dei punti di sutura sono stati riportati con una frequenza del 4%, negli interventi di sterilizzazione e castrazione per il 90% e il 10% di queste complicazioni, rispettivamente.
Il tasso di mortalità a causa di complicazioni da castrazione/sterilizzazione è bassa, intorno al 0,1%.



Cancro alla prostata

Gran parte delle informazioni a disposizione del pubblico afferma che la castrazione potra’ ridurre o eliminare il rischio per i cani maschi di sviluppare il cancro alla prostata. Questo non sarebbe un presupposto irragionevole, dato che il cancro alla prostata nell'uomo è legata al testosterone. Ma le prove sui cani non supportano questa affermazione.
In realtà, la più forte evidenza suggerisce esattamente il contrario. Ci sono stati diversi studi epidemiologici contrastanti nel corso degli anni che hanno trovato sia un aumento del rischio che una diminuzione del rischio di cancro della prostata nei cani sterilizzati. Questi studi non adoperano popolazioni di controllo , rendendo questi risultati nella migliore delle ipotesi difficili da interpretare. Questo può spiegare in parte il conflitto dei risultati.
Più recentemente, due studi retrospettivi sono stati condotti adoperando popolazioni di controllo.
Uno di questi studi ha coinvolto una popolazione di cani in Europa, e l'altro, una popolazione canina in America.
Entrambi gli studi hanno trovato che i cani maschi castrati hanno un rischio quattro volte maggiore di cancro alla prostata rispetto ai cani intatti.
Sulla base dei loro risultati, i ricercatori suggeriscono un rapporto di causa-effetto: "questo suggerisce che la castrazione non avvia lo sviluppo del carcinoma prostatico nel cane, ma non favorisce la progressione “
e anche "Il nostro studio ha trovato che i tumori alla prostata canini sono di origine del dotto uretrale”.
L'incidenza relativamente bassa di cancro della prostata nei cani integri può suggerire che gli ormoni testicolari sono in effetti protettivi contro il carcinoma prostatico dotto/uretrale, o possono avere effetti indiretti sullo sviluppo del cancro, modificando l'ambiente nella prostata. "
Questo deve essere messo in prospettiva. A differenza della situazione negli esseri umani, il cancro alla prostata è raro nei cani.
Dato un incidenza del tumore della prostata nei cani di meno dello 0,6% da studi necroscopici, e’ difficile vedere come il rischio di cancro alla prostata dovrebbe incidere pesantemente nella maggior parte delle decisioni sulla sterilizzazione. Ci sono prove di un aumento del rischio di cancro alla prostata in almeno una razza (Bouviers) anche se sono pochi i dati finora a darci indicazioni riguardo ad altre razze.

Cancro ai testicoli
Dal momento che i testicoli vengono rimossi con la sterilizzazione, si elimina qualsiasi rischio di tumore del testicolo (ammesso che la castrazione venga effettuata prima che il cancro si sviluppi).
Questo deve essere confrontato al rischio di cancro ai testicoli in cani intatti.
Tumori del testicolo non sono rari nei cani più anziani intatti, con una incidenza del 7%.
Tuttavia la prognosi per il trattamento di tumori del testicolo è molto buono per un basso tasso di metastasi.
Così il cancro ai testicoli è una causa rara di morte nei cani integri.
Per esempio, in un sondaggio di razza/salute all’ University di Purdue, le morti a causa di cancro ai testicoli nel Golden Retriever erano sufficientemente infrequenti tanto che non appaiono come elenco delle cause significative di "Anni di vita potenziale persa per Causa veterinaria conclusa con la morte del soggetto" anche se il 40% dei maschi GR erano intatti. Inoltre, i GR che erano stati trattati per tumori testicolari hanno avuto un 90,9% tasso di guarigione.
Questo ben si accorda con un altro lavoro che ha trovato 6-14% di tasso di metastasi di tumori testicolari nei cani.
Il tasso di guarigione di tumori testicolari in combinazione con la loro frequenza indica che meno del 1% dei cani maschi intatti moriranno di cancro ai testicoli.
In sintesi, anche se può essere il motivo più comune per cui molti sostengono la sterilizzazione di cani maschi giovani , la minaccia di rischio di vita per cancro ai testicoli è sufficientemente basso che la sterilizzazione della maggior parte dei cani maschi per evitarlo è difficile da giustificare.
Un'eccezione potrebbe essere criptorchidismo bilaterale o unilaterale, come testicoli che vengono mantenuti in addome esiste la probabilita’ 13,6 volte in più di sviluppare tumori rispetto testicoli discesi ed è anche più difficile da rilevare tumori nei testicoli ritenuti dall’ esame fisico di routine.

Osteosarcoma (tumore osseo)

Uno studio multi-razza del controllo dei fattori di rischio per l'osteosarcoma ha scoperto che cani sterilizzati (maschi- femmine) avevano il doppio del rischio di sviluppare osteosarcoma rispetto i cani intatti.
Questo rischio è stato ulteriormente studiato nel rottweiler, una razza con un rischio relativamente elevato di osteosarcoma.
Questo studio retrospettivo ha scoperto che il rischio elevato di osteosarcoma è associato con castrazione /sterilizzazione di cani giovani.
Rottweiler sterilizzati/castrati prima dell’ anno di età hanno avuto 3,8 (maschi) o 3,1 (femmine) volte più probabilità di sviluppare osteosarcoma dei cani intatti.
Infatti, la combinazione di rischio/razza e la precoce castrazione/sterilizzazione ha fatto sì che i Rottweiler sterilizzati /castrati prima di un anno di età avevano un rischio del 28,4% (maschi) e 25,1% (femmine) di sviluppare osteosarcoma.
Questi risultati sono coerenti con gli studi precedenti multi-razza, ma hanno un vantaggio di valutazione dei rischi in funzione della età della sterilizzazione.
Una conclusione logica derivata dalla combinazione dei risultati di questi due studi è che la castrazione/sterilizzazione di cani prima del 1 ° anno di età è associata ad un aumento significativo del rischio di
osteosarcoma.
I ricercatori suggeriscono una causa-effetto, come gli ormoni sessuali sono noti per influenzare il
mantenimento della struttura scheletrica e di massa, e anche perché i loro risultati hanno mostrato una relazione inversa
tra il tempo di esposizione agli ormoni sessuali e rischio di osteosarcoma.
(I ricercatori suggeriscono una relazione di causa ed effetto, come gli ormoni sessuali sono noti influenzare il mantenimento della struttura scheletrica e di massa, e anche perché i loro risultati hanno mostrato una relazione inversa tra tempo di esposizione agli ormoni sessuali e rischio di osteosarcoma.)
Aumenta il rischio di osteosarcoma con la dimensione crescente della razza e soprattutto l'altezza.
Si tratta di una comune causa di morte nelle razze medio / grandi, grandi e giganti. Osteosarcoma è la terza causa più comune di morte nel Golden Retriever ed è ancora più comune nelle grandi razze.
Data la prognosi infausta dell’ osteosarcoma e la sua frequenza in molte razze, la castrazione/sterilizzazione di cani immaturi nelle razze medio / grandi, grandi e giganti è apparentemente associata con un rischio significativo ed elevato di morte a causa di osteosarcoma.

Cancro della mammella (Breast Cancer)

Tumori della mammella sono di gran lunga i più comuni tumori in cani intatti di sesso femminile, che costituiscono circa il 53% di tutti i tumori maligni nei cani femmina in uno studio di cani in Norvegia dove
la sterilizzazione è molto meno comune che negli Stati Uniti.
Il 50-60% dei tumori mammari sono maligni, per i quali
esiste un significativo rischio di metastasi.
Nei tumori mammari dei cani sono stati trovati recettori per gli estrogeni, e la ricerca pubblicata mostra che il rischio relativo (probabilita’ relativa) che una cagna svilupperà un cancro mammario rispetto al rischio nelle femmine intatte dipende dal numero di cicli di estro sperimenta.

Numero di cicli di estro precedenti sterilizzazione.
Probabilita’ relativa tumore
Nessuno 0.005
1 0.08
2 o più 0,26
Intatto 1,00

Gli stessi dati quando analizzati in modo diverso hanno mostrato che il rischio relativo (probabilita’ relativa) per le femmine di sviluppare il cancro mammario rispetto al rischio nelle femmine intatte riferito all’eta’ e’:

Età alla sterilizzazione- Probabilità relativa tumore
≤ 29 mesi 0,06
≥ 30 mesi 0,40
Intatto 1,00


Si prega di notare che questi sono rischi relativi.
A questo studio è stato fatto riferimento molte volte altrove, ma i risultati sono stati spesso travisati come rischi assoluti.
Una riduzione simile del rischio di cancro della mammella è stata trovata per le donne sotto i 40 anni che hanno perso la produzione di estrogeni a causa di "menopausa artificiale" e il cancro al seno negli
esseri umani è noto per essere attivato dagli estrogeni.
Il tumore mammario è risultato essere al 10° posto come causa più comune di morte nel Golden Retriever, anche se l'86% delle femmine GR sono state sterilizzati, ad un'età media di 3,4 anni.
Considerando che il gruppo di esempio conti per quasi tutti i casi di cancro mammario, probabilmente sarebbe a circa il 5°posto per le cause piu’ comuni di morte nelle femmine GR. Si tratterebbe di aumento se la femmina GR era stata mantenuta intatta fino a 30 mesi di età.
Boxer, cocker spaniel, Springer spaniel inglese, e bassotti sono razze ad alto rischio di tumori mammari.
Una popolazione di Boxer femminile per lo più intatta è stata trovata avere una possibilità del 40% di sviluppare cancro mammario di età compresa tra 6-12 anni.
Ci sono alcune indicazioni che i cani di razza possono essere a più alto rischio di cani di razza mista, e cani di
razza con coefficienti di consanguineità elevato può essere più alto rischio rispetto a quelli con bassi coefficienti di consanguineità.
Più ricerca è necessaria per determinare se questi dati sono significativi.
In sintesi, la sterilizzazione nei cani di sesso femminile riduce significativamente il rischio di cancro mammario (un cancro comune), e minore e’ il numero di cicli estro almeno fino a 30 mesi di età, minore sara’ il rischio.

Il cancro del tratto riproduttivo femminile (uterino, cervicale, ovarico e tumori).

I tumori uterino / cervicali sono rari nei cani. Costituiscono appena lo 0,3% dei tumori nei cani.
La sterilizzazione eliminerà il rischio di tumori ovarici, ma il rischio è solo lo 0,5.
Mentre la sterilizzazione eliminerà il rischio di tumori del tratto riproduttivo, è improbabile che la chirurgia può essere giustificata per prevenire i rischi di tumori uterino, cervicale, ovarici dato che i rischi sono così bassi.

Il cancro del tratto urinario (Tumori vescica ed uretra)

Uno studio retrospettivo di soggetti di pari età ha scoperto che cani sterilizzati/castrati avevano due volte più probabilità di sviluppare i tumori del tratto urinario (vescica e uretra) rispetto ai cani intatti.
Questi tumori sono quasi sempre maligni, ma sono rari, rappresentando meno dell'1% dei tumori canini.
Quindi visto il basso rischio è improbabile che pesano gravosamente sulla decisione di sterilizzazione.
Airedale, Beagle, e Scottish Terrier sono a rischio elevato di cancro del tratto urinario mentre i Pastore tedesco hanno rischi inferiore alla media.
Emangiosarcoma
Emangiosarcoma è un cancro comune nei cani.
E 'una delle principali cause di morte in alcune razze, come il Saluki, bulldog francese, irlandese Water Spaniel, Flat Coated Retriever, Golden Retriever, Boxer, afghani ,Segugi, setter inglese, scozzese Terrier, Boston Terrier,
Bulldog, e Pastore Tedesco.
In un vecchio caso di studio controllato, femmine sterilizzate sono risultati avere un rischio 2,2 volte maggiore di emangiosarcoma splenica rispetto alle femmine intatte.
Uno studio retrospettivo di fattori di rischio cardiaco emangiosarcoma ha trovato un rischio 5 volte maggiore nei cani sterilizzati di sesso femminile rispetto ai cani femmina intatti e un rischio 1,6 volte maggiore nei cani maschi castrati rispetto ai cani maschi intatti.
Gli autori suggeriscono un effetto protettivo degli ormoni sessuali contro emangiosarcoma, soprattutto nelle femmine.
Nelle razze in cui l’emangiosarcoma è una causa importante di morte, l'aumento del rischio associato alla sterilizzazione/castrazione è un fattore di cui si dovrebbe tener conto nelle decisioni, sul se, o quando sterilizzare un cane.

Ipotiroidismo
La sterilizzazione/castrazione nei cani è risultata essere correlata con un rischio tre volte maggiore di ipotiroidismo rispetto ai cani intatti.
I ricercatori suggeriscono una relazione di causa ed effetto: Hanno scritto: “Più importante, (rispetto al lieve diretto impatto sulla funzione tiroidea) in associazione tra sterilizzazione e ipotiroidismo, può essere l’effetto degli ormoni sessuali sul sistema immunitario.
La castrazione aumenta la gravità di tiroide autoimmune nei topi ", che può spiegare il legame tra sterilizzazione e ipotiroidismo nei cani.
L'ipotiroidismo nei cani provoca anomalie riproduttive, obesità, letargia, perdita di pelo.
Il rischio di ipotiroidismo nei sondaggi salute-razza è risultato essere di 1 a 4 in Golden Retriever, di 1 a 3 in Akita e 1 su 13 in Alani.

Obesità

A causa di cambiamenti nel metabolismo i cani sterilizzati/castrati hanno più probabilità di essere sovrappeso o obesi rispetto a quelli intatti.
Uno studio ha trovato un rischio due volte maggiore di obesità nelle femmine sterilizzate rispetto alle femmine intatte.
Un altro studio ha trovato che cani sterilizzati/castrati hanno 1,6 (femmine) o 3,0 (maschi) volte più probabilità di essere obesi dei cani intatti, e 1.2 (femmine) o 1,5 (maschi) volte più probabilità di essere in sovrappeso rispetto ai cani intatti.
Uno studio sulle statistiche veterinarie nel Regno Unito ha scoperto che il 21% dei cani sono obesi.
Essere obesi e/o in sovrappeso è associato ad una serie di problemi di salute nei cani.
I cani in sovrappeso hanno maggiori probabilità che venga loro diagnosticato iperadrenocorticismo, rottura del legamento crociato, ipotiroidismo, malattie delle vie urinarie inferiori e malattie orali.
I cani obesi hanno maggiori probabilità che venga loro diagnosticato ipotiroidismo, diabete mellito, pancreatite, rottura del legamento crociato, e neoplasie (tumori).

Diabete

Alcuni dati indicano che la sterilizzazione raddoppia il rischio di diabete nei cani maschi, ma altri dati non ha mostrato cambiamenti significativo del rischio di diabete con sterilizzazione.
Negli stessi studi, nessuna associazione è stata trovata tra la sterilizzazione e il rischio di diabete.

Reazioni avverse ai vaccini

Uno studio retrospettivo di reazioni avverse ai vaccini nei cani è stata condotta, tra cui reazioni allergiche, orticaria, anafilassi, arresto cardiaco, shock cardiovascolare, e morte improvvisa.
Le reazioni avverse erano del 30% più probabile nelle femmine sterilizzate rispetto alle femmine intatte, e il 27% di probabilità nei maschi castrati di maschi interi.

I ricercatori discutono della possibile causa-effetto di meccanismi che portano a questo risultato, e tra i ruoli che gli ormoni sessuali rivestono nella capacità dell'organismo di montare una risposta immunitaria alla vaccinazione.
Le razze toy e piccole razze sono a rischio elevato di reazioni avverse ai vaccini, come lo sono i Boxer, Bulldogs, Lhasa Apso, Weimaraners, American Eskimo Dogs, Golden Retriever, Basset Hound, gallese Corgis,
Siberian Husky, alani, Labrador Retriever, Doberman Pinscher, Pit Bull americanoTerrier, e Akita.

Cani di razza mista sono risultate essere a basso rischio, e gli autori suggeriscono genetica l’eterogenia(vigore ibrido) come la causa.

Disturbi urogenitali

L'incontinenza urinaria è comune nelle cagne sterilizzate, che può verificarsi subito dopo l'intervento chirurgico o dopo diversi anni. Il tasso di incidenza in vari studi è 4-20% per le femmine sterilizzate rispetto a solo il 0,3% nelle femmine intatte.
L'incontinenza urinaria è così fortemente legata alla sterilizzazione che è comunemente chiamata "incontinenza da sterilizzazione" ed è causata da incompetenza dello sfintere uretrale.
Anche se il meccanismo biologico è sconosciuto, la maggior parte (ma non tutti) dei casi di incontinenza urinaria è 3-4 volte più probabili nei cani femmine sterilizzate che nelle femmine intatte.
Un altro studio retrospettivo ha rilevato che cagne sterilizzate prima dei 5 mesi e mezzo di età avevano 2,76 volte più probabilità di sviluppare infezioni del tratto urinario rispetto a quelle sterilizzate dopo 5 mesi e mezzo di età.
A seconda dell'età della chirurgia, la sterilizzazione causa un anomalo sviluppo dei genitali esterni.
Femmine sterilizzate sono risultate avere un rischio maggiore di “vulva ad incasso”, dermatiti vaginali, vaginiti
e infezioni del tratto urinario.
Il rischio è ancora maggiore per i cani femmine sterilizzate prima della pubertà.

Piometra (infezione dell'utero)

Dati sull’ assicurazione dell'animale domestico in Svezia (dove la sterilizzazione è molto rara) ha rilevato che il 23% di tutti i casi di piometra in cani femmina si e’ sviluppato prima dei 10 anni di età.
Bovaro bernese, rottweiler, Collie, Cavalier King Charles Spaniel e Golden Retriever sono risultate essere le razze ad alto rischio.
Cagne che non hanno figliato sono a rischio elevato per piometra.
Raramente, la sterilizzazione nel cane femmina può sviluppare "piometra del moncone uterino" correlate a rimozione incompleta del dell'utero.
I casi di Piometra possono solitamente essere trattati chirurgicamente o medico, ma il 4% dei casi di piometra ha portato alla morte.
In combinazione con l'incidenza di piometra, questo suggerisce che circa l'1% dei cani di sesso femminile intatto moriranno piometra.


Le fistole perianali

Cani maschi hanno il doppio delle probabilità di sviluppare fistole perianali come le femmine, e cani sterilizzati hanno una diminuzione del rischio rispetto ai cani intatti.
Cani da pastore tedesco e setter irlandesi hanno più probabilità di sviluppare fistole perianali che altre razze.

Disturbi della prostata non cancerosi

L'incidenza di ipertrofia prostatica benigna (IPB, ingrossamento della prostata) aumenta con l'età nel maschio intatto e si verifica in oltre l'80% dei cani maschi intatti più anziani dei 5 anni di età.
La maggior parte dei casi di BPH non causa problemi, ma in alcuni casi il cane avrà difficoltà a defecare e urinare.
La castrazione impedirà BPH.
Se la sterilizzazione avviene dopo che la prostata si è ingrandita, questa si ridurrà in tempi relativamente brevi.
BPH è collegata ad altri problemi della prostata, comprese le infezioni, ascessi e cisti, che possono spesso avere conseguenze gravi.

Disturbi ortopedici

In uno studio di beagle, la rimozione chirurgica delle ovaie (come avviene nella sterilizzazione) ha causato un aumento del tasso di rimodellamento dell'ileo (osso pelvico) suggerendo un aumento del rischio di displasia dell'anca con la sterilizzazione.
La sterilizzazione è stata riscontrata come causa di una perdita netta di massa ossea nella colonna vertebrale.
La sterilizzazione/castrazione di cani immaturi ritarda la chiusura delle cartilagini di accrescimento delle ossa che sono ancora in crescita, causando tempi significativamente più lunghi rispetto ai cani intatti o quelli sterilizzati dopo la maturità.
Dal momento che le cartilagini di accrescimento delle ossa varie chiudono in tempi diversi,
se alcune cartilagini di accrescimento chiudono prima della sterilizzazione altre cartilagini di accrescimento chiudendo dopo potrebbero portare a un cane con proporzioni innaturali, e questo avere impatto a lunga durata sulle articolazioni.
La sterilizzazione è associata ad un rischio due volte maggiore di rottura del legamento crociato craniale.
Forse questo è associato con l'aumento del rischio di obesità.
La sterilizzazione prima di 5 mesi e mezzo di età è associata ad un aumento del 70% di rischio di displasia dell’anca anca rispetto ai cani sterilizzati / castrati dopo 5 mesi e mezzo di età, anche se c'erano
alcune indicazioni che nel primo caso ci puo’ essere stata una manifestazione di minore gravità della malattia.
I ricercatori suggeriscono "che e’ possibile che l'aumento della lunghezza delle ossa che deriva dalla precoce età della gonadectomia conduca a cambiamenti nella conformazione comune, che potrebbe portare a una diagnosi di displasia dell'anca.
In uno studio/indagine di razza Airedale, cani sterilizzati avevano significativamente più probabilità di soffrire di displasia dell’anca, così come "qualsiasi disturbo muscolo-scheletrico", rispetto ai cani intatti.
Per quanto possibile fattori “confondenti”, non sono stati controllati, come ad esempio la possibilità che alcuni cani avrebbero potuto essere sterilizzati / castrati perché avevano la displasia dell'anca o altri disturbi muscoloscheletrici.
Rispetto ai cani intatti, un altro studio ha trovato che i cani sterilizzati sei mesi precedenti la diagnosi di displasia dell’anca hanno avuto 1,5 volte più probabilità di sviluppare displasia dell'anca clinica.
Rispetto ai cani intatti, cani sterilizzati / castrati sono risultati avere un rischio 3,1 volte maggiore della lussazione della rotula.

Deterioramento cognitivo geratrico
Cani maschi castrati e femmine sterilizzate sono ad aumentato rischio di progressione da lieve a grave di deterioramento cognitivo geratrico rispetto ai cani maschi intatti.
Non c'erano abbastanza femmine intatte in eta’ geriatrica disponibili per lo studio per determinare il loro rischio.
Il deterioramento cognitivo geriatrico include disorientamento in casa o all'aperto, i cambiamenti sociali le interazioni con i membri della famiglia umana, la perdita della formazione di base, e i cambiamenti nel ciclo sonno-veglia.
I ricercatori affermano :”questo risultato è in linea con le attuali ricerche sul ruolo neuro-protettivo del testosterone e gli estrogeni a livello cellulare e il ruolo degli estrogeni nella prevenzione della malattia di Alzheimer in femmine umane.
Si potrebbe prevedere che gli estrogeni avrebbero un ruolo simile di protezione nelle femmine di cane;
purtroppo cani sessualmente intatti di sesso femminile sono troppo poche per l'includerle nel presente
studio al fine di verificare l'ipotesi ".

CONCLUSIONI
Una lettura obiettiva della letteratura medica veterinaria rivela una situazione complessa rispetto ai rischi per la salute a lungo termine e benefici connessi con sterilizzazione/castrazione nei cani. L'evidenza dimostra che sterilizzazione/castrazione e’ correlata sia con gli effetti positivi che negativi per la salute dei cani. Si suggerisce anche quanto abbiamo davvero ancora da capire su questo argomento.
A conti fatti, sembra che nessun caso interessante può essere fatto per giustificare la sterilizzazione nella maggior parte dei cani maschi per evitare futuri problemi di salute, in particolare i cani maschi immaturi.
Il numero di problemi sanitari connessi con la sterilizzazione possono superare i benefici per la salute associati nella maggior parte dei casi.
Per i cani di sesso femminile, la situazione è più complessa. Il numero di benefici per la salute associati con la sterilizzazione può superare i problemi di salute associati in molti casi (non tutti).
A conti fatti, se la sterilizzazione migliora la probabilità di una buona salute generale o la degrada probabilmente dipende dall'età del cane e al rischio relativo di varie malattie nelle diverse razze.
Il tradizionale sterilizzazione/castrazione in età di sei mesi, così come la pratica moderna della sterilizzazione/castrazione in eta’ pediatrica appaiono predisporre i cani a rischi per la salute che potrebbero altrimenti essere evitati in attesa fino a quando il cane è fisicamente maturo, o forse nel caso di molti cani maschi, rinunciando del tutto a meno che non ci siano motivazioni mediche necessarie.

l saldo dei rischi a lungo termine contro la salute e benefici di sterilizzazione/castrazione varia da un cane all'altro. Razza, età e sesso sono le variabili che devono essere presi in considerazione in concomitanza con fattori non medici per ogni singolo cane.
(fonte:http://www.naiaonline.org/pdfs/longtermhealtheffectsofspayneuterindogs.pdf)


 
Top
ValeIago
view post Posted on 14/2/2012, 17:50     +1   -1




Wawwwwwwwww che lavorone Ary, complimenti e grazie.
E' davvero un dibattito molto acceso.
Sapevo anche io delle problematiche legate alla castrazione nel cane...non le conoscevo tutte (ma qui sei subentrata tu :clap.gif: )
In particolar modo , avendo un cagnolone displasico sapevo del fatto che la castrazione avrebbe potuto aumentare i problemi ortopedici già esistenti in lui.

Personalmente non ho mai pensato di castrare Iago, ma dal momento in cui ho saputo della sua grave displasia mi sono ripromessa ovviamente di non farlo mai accoppiare, non per niente, ma mi sarei data dell'assassina da sola!!!

Certo è che nei casi sopra mensionati ci posso essere motivi buoni per prendere la decisione di sterilizzare/castrare un cane, quindi a mio avviso non escluderei a priori un'evenienza simile.
E' giusto sapere, documentarsi, è giusto pensare al meglio per il proprio amico...e qui appunto i casi diventano singoli.

 
Top
Brebott
view post Posted on 14/2/2012, 20:17     +1   -1




Arianna complimenti per il lavoro enorme che hai fatto reperendo questi dati!
Sto valutando attentamente per cercare di capire come orientarmi con Brenda.
Bottone è stata sterilizzata prima del primo calore, con Brenda non so ancora cosa fare. Emotivamente mi piacerebbe un giorno farle fare una cucciolata e tenermi un cucciolotto, ma ovviamente devo anche aspettare le lastre definitive per vedere se è adatta alla riproduzione. Quindi nel frattempo sto prendendo tempo per decidere...
Questi articoli sicuramente mi aiuteranno a chiarirmi le idee, o forse me le confonderanno di più...
 
Top
Giulia&Cuchi
view post Posted on 14/2/2012, 20:59     +1   -1




Io ho fatto sterilizzare Piny prima del primo calore, Lady a3 anni mentre Artù è intero e sono convinta che non farò sterilizzare Swami se non strettamente necessario anche se non farà più cuccioli (ha avuto una cucciolata quando ancora non era con me).

....mi sento già in colpa per aver aumentato le probabilità che Lady e Piny muoiano di osteosarcoma e emangiosarcoma....non ci devo pensare!!!Da oggi basta sterilizzare le cane....molta attenzione (per evitare gravidanze indesiderate) e più consapevolezza!!!
 
Top
orodoppio
view post Posted on 14/2/2012, 21:47     +1   -1




personalmente non sono così favorevole alla sterilizzazione/castrazione, tant'è vero che la scelta di sterilizzare Cassandra è stata per me molto sofferta.
Sono arrivata a fare quel passo dopo il primo calore con gravidanza isterica annessa...quindi secondo, le teorie del nostro vet lei era un cane maggiormente predisposto a formazioni tumorali dell'apparato riproduttore e mammelle... questo mi ha indirizzata verso la sterilizzazione "preventiva". Purtroppo è anche vero che nell'elencarmi i pro, il vet ha omesso gran parte dei contro...
fossi stata a conoscenza di tutti i pro e tutti i contro, non so onestamente cosa avrei deciso. :wacko:
Ben è integro...e non ho intenzione di farlo castrare.

Edited by orodoppio - 14/2/2012, 22:27
 
Top
Brebott
view post Posted on 14/2/2012, 22:13     +1   -1




La mia Alice, tanti anni fa, non era stata sterilizzata. Aveva avuto anche lei una gravidanza isterica ma fortunatamente non si è più ripetuta. Sono riuscita a tenere sotto controllo tutti i suoi calori, tranne uno felicemente consumato :pash.gif: . Il problema era che mi ritrovavo frotte di cani sul pianerottolo di casa. All'epoca abitavo al sesto piano di un enorme condominio a Roma, come facessero questi pretendenti a eludere la sorveglianza del portiere e salire fino al sesto piano azzeccando pure la scala giusta .... potenza degli ormoni!!! C'era un cane particolarmente innamorato che seguiva me anche se Alice non c'era. Non so se conoscete Roma ma mi seguiva fino alla fermata dell'autobus sulla Cristoforo Colombo e inseguiva l'autobus per un bel tragitto nel traffico caotico. Lui correva un bel rischio, sulla Colombo le macchine sfrecciano a gran velocità ed io che all'epoca avevo 16 anni mi vergognavo come una matta perchè i passeggeri mi guardavano interdetti non capendo come mai un cane mi seguisse con tanta ostinazione!
Non so come sarà la gestione quando Brenda avrà il suo primo calore, per ora comunque aspetterò le lastre definitive prima di prendere una decisione. Intanto leggo i vostri commenti e mi faccio un'idea.
 
Top
orodoppio
view post Posted on 14/2/2012, 22:41     +1   -1




qui vado :offtopic.gif:
anch'io con Dana integra per 12 anni mi sono trovata qualche pretendente sotto casa, puntualemente cani "incustoditi" (lasciati liberi di gironzolare soli)...ma qui credo che stia anche ai proprietari di cani maschi un minimo di buon senso...
proprio negli ultimi tempi il mio pupetto peloso si è trovato tra due fuochi, due femmine in calore una al portone prima del mio ed una a quello dopo...consapevole di questo mi sono guardata bene di prestare maggior attenzione nelle uscite, cosa che tanti umani non fanno :angry:
ora ok che il mio ragazzo è un pò particolare (lui preferisce il sesso sicuro e punta le sterilizzate) ma un pizzico di "cervello" da parte di tutti in queste circostanze non guasterebbe.
poi ci sono i furboni che ti arrivano in area cani con la femmina in calore, all'ora di maggior frequentazione, con le mutande :hmm.gif:
o.t. finito :shutup3.gif:
 
Top
Brebott
view post Posted on 14/2/2012, 22:55     +1   -1




Infatti quel cane che mi seguiva sempre era il cane di un garage vicino casa, e anche se avevamo più volte chiesto al proprietario di tenerlo sotto controllo, lui aveva alzato le spalle. Se poi finiva arrotato da una macchina il problema evidentemente non se lo poneva, quanto amore per il suo cane eh?
fine OT :offtopic.gif:
 
Top
cla.m
view post Posted on 15/2/2012, 11:10     +1   -1




molto dettagliato questo articolo,brava ary!! io lady l'ho sterilizzata prima del primo calore,è stata una decisione difficile da prendere,però a conti fatto sono felice di averlo fatto perchè con lei sono più tranquilla quando ci sono altre cane e cani e non devo stare a controllare chi è in calore...io sono assolutamente pro-sterilizzazione...
 
Top
ipaola
view post Posted on 19/5/2012, 16:00     +1   -1




anche questo è un argomento che mi interessa....
...non so se la farò mai accoppiare... (non so se potrà accoppiarsi), non mi sento in grado di poter seguire una cucciolata...

holly ha 99gg, quindi ho ancora un bel pò di tempo x pensare e ricevere i vs consigli.... e quindi decidere!
 
Top
9 replies since 14/2/2012, 15:21   16885 views
  Share